4° incontro – sabato 16 settembre

Pubblicato giorno 16 Settembre 2017 - Cammino, Cammino famiglie 2017, Diocesi di Lugano, In home page

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Prendersi cura delle famiglie ferite
Prof. don Aristide Fumagalli, Facoltà Teologica di Milano

Questo incontro del cammino formativo per famiglie ha avuto quale relatore don Aristide Fumagalli della Facoltà Teologica di Milano, autore di un articolo dedicato al capitolo VIII dell’esortazione apostolica di Papa Francesco “Amoris Laetitia” e pubblicato su La Rivista del Clero Italiano.

 

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Dedicato ad Accompagnare, discernere e integrare le fragilità, il capitolo VIII di Amoris Laetitia tratta il tema più dibattuto e controverso affrontato nella duplice assise sinodale. Esso ha calamitato ben presto l’attenzione della stampa ma anche quella di pastori e fedeli che da tempo attendevano una parola nuova a proposito della disciplina delle ‘irregolarità’ matrimoniali. L’intervento di don Aristide Fumagalli, docente di Teologia morale presso il Seminario di Venegono e la Facoltà Teologica di Milano oltre che membro della Redazione, offre qui un’attenta e calibrata ermeneutica del capitolo, situandolo nel contesto dell’Esortazione, del magistero di Francesco e dei due precedenti pontefici. In questa prospettiva il criterio più adeguato per interpretare il discreto riferimento del testo riguardo l’accesso ai sacramenti dei fedeli divorziati risposati sembra essere quello di collocarlo nella logica del discernimento, la ‘porta stretta’, che sola può condurre a percorrere, in verità, il cammino dell’amore cristiano. «L’indicazione dell’esigente via del discernimento particolare invece che quella della normativa generale non è l’abdicazione di Francesco alla sua autorità magisteriale, ma il coinvolgimento nel cammino della Chiesa della responsabilità di tutti: dei fedeli interessati, che dovranno interrogarsi in coscienza circa la loro situazione matrimoniale; degli operatori pastorali, che li accompagneranno nel cammino di maturazione personale; dei presbiteri con cui condurranno il discernimento; dei Vescovi, cui compete di indicare gli orientamenti che integrino, a beneficio delle Chiese locali, l’insegnamento del papa». L’autore elenca infine alcuni criteri orientativi, consapevole che il processo aperto dall’Esortazione ha carattere profondamente innovativo. Esso va affinato anche con la proposta di parametri che possano fungere da riferimento comune, soprattutto per i presbiteri, e favoriscano, pur nella singolarità dei processi di inculturazione, una certa omogeneità nella cura pastorale dei fedeli divorziati risposati.

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